Qui si innesca un bel casino secondo me...
La sensazione abbastanza chiara e marcata, almeno per me, è che non si possa sperare che in quest'album ritroveremo la profondità, le metafore, il disincanto arguto tipico di O e 9, ma questo, se ci pensate, è un processo già partito da tempo.
Quando è uscita "Wild and Free" (poi the box), si intuiva già una certa ricerca verso la semplicità testuale: niente più raffinati e impattanti giri di parole che facevano intendere la verità, ma anzi, verità semplice, limpida sputata in faccia come solo le persone serene riescono a fare.
Tutti i testi nuovi credo partiranno da questa nuova volontà di Damien di semplificare e semplificarsi la vita.
MFFF non è sicuramente il pezzo migliore che ho sentito di Damiano, ma trovo sia uno di quelli con più richiami al suo passato stilistico. Io c'ho rivisto molto pezzi come "Prague" "Is that it my friend", sopratutto di "Uncomfortable" (che però risulta ahimè decisamente superiore nell'esplosione finale che è davvero gloriosa e maestosa!).
IDWCU mi risulta molto easy, molto pop, non certamente brutta, anche perché ha ottimi arrangiamenti e gli archi dal vivo spaccheranno parecchio, ma comunque distante dal Damiano che ho imparato ad apprezzare e conoscere in questi anni di ascolto costante.
A questo punto, ripongo le mie aspettative più alte verso the greatest Bastard, che potrebbe avere un finale davvero notevole se ci butta dentro bene gli archi (anche se, a dirla tutta, pure qui...preferivo la prima versione prototipale, quando mancava il ritornello -.-').
Riguardo gli altri brani del nuovo album non ho aspettative, ma speranze.
Il resto sono solo pippe, tanto tutto l'album, fatto da lui, live, sarà emozionante e coinvolgente. Il potere vero di Damien Rice è il live: nessun concerto è equiparabile imho.
Detto ciò...un paio di info. Ma trusty and true è già fuori da qualche parte? waiting song che pezzo è? me lo son perso per strada? THX!