Hai aperto un bel topic che, oltre a servire a te, penso abbia aiutato tutti noi a riflettere un po' ...
Allora, la mia situazione al liceo era un po' tragica, ero ad uno scientifico sperimentale, cioè materie scientifiche in ogni dove ed io annaspavo, il 6 di mate era un miraggio, in fisica e chimica ci arrivavo per miracolo etc. etc.. In tutto ciò che non era scientifico me la cavavo egregiamente, ma importava poco.
Visto quanto mi pesava il liceo, quanto dovessi stringere i denti ogni giorno, in quegli anni ho cercato numerose "valvole di sfogo" che sono riassumibili in due categorie:
- esperienze nel sociale
- la musica
A forza di frequentare come volontaria diversi Servizi rivolti ad adulti o ragazzi che presentavano svariati problemi (legati alla disabilità o alla malattia psichiatrica o a situazioni familiari pesanti...), scoprii che quello che volevo fare da grande era l'educatrice, una professione sconosciuta (quando dico cosa faccio, tutti pensano "oh, lavori con i bambini ..." oppure "oh, fai l'animatrice turistica"), sottopagata, sottovalutata, ma che allora mi folgorò.
All'università ho studiato per quello e ora sto lavorando come educatrice nell'ambito della disabilità. Il mio sogno è quello di lavorare con soggetti psichiatrici, ma piano piano ci arriverò.
In parallelo, passando alla seconda valvola di sfogo, ho coltivato la mia passione per la musica. Studio chitarra classica da anni e non mi spiacerebbe, un giorno, prendermi un bel diploma. Da qualche anno tengo dei corsi di musica rivolti ai bimbi dai 3 ai 6 anni ed insegno chitarra ai bimbi delle elementari.
Ora sono un'educatrice quindi, ed una musicista in formazione; il sogno che mi rimane è quello di, in un certo senso, unire queste due professioni, e diventare musicoterapista. Pian piano arriverò anche a quello spero
Guadagnarsi da vivere con la musica è chiaramente difficile, gli insegnanti diplomati con cui lavoro si sbattono come dei pazzi per arrivare ad avere uno stipendio minimo. Mentre un educatore (quindi stiamo parlando di una persona laureata!) prende 7/8 € l'ora netti, meno di quanto prenda una donna delle pulizie (senza nulla togliere a questo mestiere, chiaramente!).
Quindi, l'unica cosa sicura è che non mi arricchirò: ma posso dirti che ho scelto quello che mi piaceva, ben consapevole che sicuramente il Politecnico o Medicina (per arrivare ad una "professione sicura" come l'ingegnere o il medico) non avrei mai potuto farli vista la mia ottusità scientifica!
Quindi ho scelto col cuore E con la testa, consapevole di ciò che mi piaceva e di ciò che ero/non ero portata a fare.
Inoltre, anche io ho fatto una scelta a suo modo conservativa: infatti fra le due professioni, ho scelto di dare la precedenza a quella dell'educatore, sicuramente più "sicura" della professione del musicista.
Infine, se mi permetti una piccola divagazione, ritengo che questa storia dei "mestieri sicuri" di questi tempi lasci il tempo che trova.
Ti trascrivo qui le parole dette da Saviano in un'intervista, si parlava dell'attuale crisi economica mondiale:
"Una persona si pone il problema: 'che devo fare? Se io do il massimo, se cerco di far valere il mio talento, addirittura di costruire il mio talento, con questa crisi è tutto finito?' No, io credo che la risposta sia no. Questa crisi è un'occasione, soprattutto se uno vuole mettersi in gioco: sino a ieri tu potevi scegliere. Ti piaceva suonare la tromba jazz, però sceglievi di fare il dentista, perché era una strada più sicura, perchè pensavi 'così mi faccio una famiglia, così riesco a pagare un mutuo, così guadagno di più, così mi riconoscono di più'. Adesso, sia che tu scelga di fare il trombettista jazz, sia che tu scelga di fare il dentista, le strade sono complicate e non ti portano a nessuna sicurezza. Questa crisi ti dice in realtà una cosa: fa' quello che credi, quello che senti, perché è lì che vinci. Non c'è più il traguardo, è finito, al traguardo non ci arriviamo. Forse qualcuno ci arriverà, ma la forza oggi è fare quello che senti, fare quello che vuoi soprattutto, non porti più il problema della strada sicura. Questa sembra anche una liberazione".
Ovviamente lui ha estremizzato un po' la cosa, ma il suo pensiero lo condivido in pieno. Sì, siamo in crisi, ma forse siamo un po' più liberi.
Quindi, ribadisco: scegli col cuore ed un briciolo di testa.